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giovedì 8 luglio 2010

Prima regola: lavorare in una redazione vera


Due anni fa credevo che scrivere per un quotidiano fosse un lavoro di prestigio, sicuramente malpagato, ma almeno di una certa importanza, e questo è quel che credono i giovanissimi che ogni giorno ci mandano centinaia di mail perché sperano che il giornale sia in cerca di nuovi collaboratori, convinti erroneamente che fare la gavetta per un quotidiano sia un buon trampolino di lancio. Mi spiace deludervi ma non funziona assolutamente in questo modo. Il mercato è saturo di collaboratori proprio perché tantissimi ragazzi, sono disposti a scrivere in via del tutto gratuita, esattamente come coloro che, come me, lavorano in redazione da almeno un anno e mezzo o due: a parità di condizioni ovviamente il giornale preferisce tenere gente che ha già imparato e sa muoversi in maniera abbastanza indipendente.

Insomma un lavoro di responsabilità poco pagato e non proprio gratificante. Eppure tutti siamo disposti a farlo. Oggi sicuramente rende meglio lavorare come redattore web o blogger: non devi muoverti da casa, gli orari sono abbastanza elastici, guadagni poco ma in proporzione a quanto lavori ma almeno puoi gestirti il lavoro come meglio credi: per esempio scrivere a letto mentre guardi la tua serie tv preferita. In poche parole lavoro per un quotidiano per sentirmi realmente una giornalista e per tenere una porta aperta con le realtà locali, lavoro come web writer per scrivere di ciò di cui vorrei occuparmi in assoluto, la moda, e faccio la commessa e la cameriera in un pub per pagare l’affitto e le bollette di casa. Ditemi voi se questa non è vita da cani?

1 commenti:

Mat. ha detto...

Anche io sto cercando di diventare un giornalista di Moda. ;) Dai la strada è dura, ma perchè non crederci? Adesso ho appena aperto il mio nuovo blog che parla di moda, arte e cultura. ;)
In bocca al lupo, non scoraggiarti!

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